“Mi
rilasso nella tensione.
Sono al sicuro.
Sto respirando.
Va tutto bene.
Sono al sicuro.”
Il termine vulvodinia
indica una sensazione dolorosa cronica
che interessa la regione vulvare. Il
dolore della vulvodinia può essere descritto in modi diversi, dal fastidio al
dolore pungente o acuto oppure sensazione di bruciore nella zona pelvica.
Questa sensazione causa non solo un disagio fisico e sessuale, ma anche psicologico
e relazionale.
Pur interessando circa il 15% delle donne tra i 20 e i 40 anni, la vulvodinia
oggi rimane ancora poco conosciuta.
I sintomi fisici più comuni sono:
- dolore e/o bruciore in sede vestibolare, che si può irradiare anche nel resto delle pelvi
- dispareunia, dolore durante e/o dopo i rapporti sessuali
- lieve eritema vestibolare
I principali sintomi psicologici sono:
- ansia
- depressione
- emozioni negative, come tristezza, rabbia o senso di frustrazione
- disturbo post traumatico da stress – PTSD
- disturbi dell’alimentazione
- difficoltà sessuali
- problemi relazionali con il partner
Psicoterapia e rilassamento
L’importanza degli aspetti psicologici nelle donne con vulvodinia è ormai
riconosciuta.
Per tale motivo, affrontare un percorso psicologico
associato a terapie farmacologiche e mediche specifiche, può essere di grande
aiuto.
Gli obiettivi sono diversi e mirano innanzitutto al recupero delle capacità di
gestire la malattia, che può provocare senso di vulnerabilità e perdita di
controllo.
La psicoterapia consente di:
- aiutare la donna a gestire gli aspetti psicologici legati alla malattia;
- individuare il ciclo del dolore. I fattori psicologici, infatti, possono causare un’iperattività muscolare in risposta a uno stress psicologico che tende ad accentuare ulteriormente il dolore;
- accompagnare la donna a individuare ed elaborare eventuali esperienze traumatiche e difficoltà psicosessuali che possono aver generato la malattia e che spesso contribuiscono al suo mantenimento;
- aiutare la donna ad alleviare e gestire il dolore;
- aiutare la coppia in difficoltà, perché a causa della vulvodinia spesso si creano tensioni emotive e sessuali che possono portare a un allontanamento tra i partner.
Per raggiungere questi obiettivi, si sono rivelate particolarmente utili alcune tecniche:
- la Psicoterapia Ipnotica, cheaiuta a ridurre la sensibilità agli stimoli dolorosi e a gestire al meglio i vissuti ad esso correlati, quali ansia, depressione, senso di isolamento, frustrazione, rabbia, diminuzione dell’autostima.
- la Terapia EMDR, chepermette di elaborare vissuti traumatici che possono essere legati alla vulvodinia
[aborti, maltrattamenti, violenze e abusi sessuali]
.
- il Training Autogeno, che insegna a rilassare i muscoli e gli organi interni.
Può essere utile affiancare a un percorso psicologico anche una terapia
farmacologica o medica – TENS, l’uso di biancheria intima di cotone e svolgere attività
fisica moderata.
La vulvodinia può essere uno dei sintomi caratteristici della fibromialgia.