Nella storia, nella religione, nelle fiabe, ci sono tanti fratelli famosi. Romolo e Remo, i fratelli Lumiere, Caino e Abele, Hansel e Gretel, Elsa e Anna del cartone animato Frozen, sono solo alcuni tra i più conosciuti.
Talvolta sono storie di persone unite dall’amore fraterno e dalla collaborazione, più spesso invece sono racconti caratterizzati da aspri conflitti e grandi rivalità.
Nella vita reale generalmente si può vedere un’alternanza tra periodi più tranquilli e periodi più complicati, dal punto di vista della relazione tra fratelli.
Ed è vero che molti bambini chiedono a mamma e papà un fratellino o una sorellina, ma quando arriva, spesso, diventano gelosi.
Soprattutto quando sono ancora piccoli, il rischio è che, nella loro fantasia, il fratellino sia una specie di bambolotto, che giocherà con loro, ma che sparirà nel momento in cui desiderano stare da soli con mamma e papà.
La nascita di un fratello o una sorella comporta diversi cambiamenti nella quotidianità della famiglia, sia da un punto di vista pratico, (come la gestione dei bisogni del nuovo arrivato e di nuovi ritmi), sia da un punto di vista relazionale.
Ora le attenzioni di mamma e papà non sono più rivolte esclusivamente al primogenito, ma sono suddivise tra i fratelli, tanto che il fratello maggiore può sentirsi spodestato.
Come può reagire il bambino?
Il bambino può mostrare molte reazioni alla nascita del nuovo fratellino. Le più comuni sono:
1. ATTEGGIAMENTI REGRESSIVI. Il bambino più grande può assumere atteggiamenti tipici di bambini più piccoli (per esempio può tornare a bagnare il letto, chiede di entrare nella carrozzina del fratellino o di tornare a bere il latte dal biberon). Si tratta in questo caso di una condizione normale e passeggera, che sparisce in modo spontaneo dopo poco tempo.
2. RABBIA E AGGRESSIVITA’ nei confronti del neonato, che vengono espresse spesso di nascosto, quando nessuno sta guardando, ma anche nei confronti della mamma o del papà. Possono aumentare i capricci e i pianti, segno del disagio provato in un periodo caratterizzato da grandi cambiamenti.
3. INVIDIA E GELOSIA nei confronti del nuovo nato, legate alla paura di perdere l’amore e l’attenzione dei genitori.
4. PAURE, come la paura del buio o di dormire da soli, legate al timore che il nuovo venuto riceva tutto l’amore di mamma e papà.
5. DOMANDE quali: “Possiamo restituirlo?”, “Perché non lo lasciamo in montagna?”, sono comuni e non devono preoccupare.
Ma anche:
6. SENSO DI PROTEZIONE nei confronti del nuovo arrivato.
Cosa fare?
Tenendo presente che tutte le relazioni elencate sono
normali, i genitori possono aiutare il bambino a superare al meglio questo
periodo di grande cambiamento. In che modo?
Di seguito elencherò alcune strategie utili.
- preparare il bambino prima della nascita del fratellino/sorellina, coinvolgendolo nei preparativi per l’arrivo del nascituro, come per esempio nell’acquisto dei vestitini o nella scelta del nome
- leggere insieme al bambino favole e filastrocche adatte, come quelle che trovate nella Bibliografia alla fine di questo articolo
- coinvolgerlo nelle cure quotidiane del neonato, per esempio nel cambio del pannolino, nel momento della pappa o del bagnetto
- ricavare momenti con mamma e papà dedicati esclusivamente a lui, così da farlo sentire sempre importante e amato come prima
- prestare sempre attenzione ai bisogni e ai vissuti del bambino
- utilizzare il gioco simbolico, con bambole, pupazzi e disegni, per aiutare il bambino a esprimere e scaricare le emozioni negative.
Cosa non fare?
- cercare di non far coincidere periodi di grandi cambiamenti (per esempio l’introduzione del vasino o l’inizio della scuola elementare), con la nascita del fratellino. I bambini sono molto routinari e ogni cambiamento genera stress, sia nel bambino sia in mamma e papà. Per questo è sempre meglio affrontare un cambiamento alla volta
- dire al bambino che è grande. Soprattutto se ha 2, 3, 4 anni. A questa età un bambino non è grande ed è giusto continuare a comportarsi con lui nel rispetto della sua età
- non dare al bambino responsabilità troppo grandi per lui, come prendersi cura da solo del fratellino oppure fare commissioni che fino a quel momento non aveva fatto
- dare per scontato che il nuovo bambino sia simile al primo. Ogni bambino è diverso, fisicamente, ma anche caratterialmente ed è giusto valorizzare le caratteristiche di ognuno
- tenere buono il bambino più grande con regali. Quello di cui ha bisogno è solo continuare a sentire l’amore di mamma e papà
- negare che nulla sia cambiato. E’ importante dare ascolto ai bisogni del bambino, alle sue richieste, parlare di emozioni, paure, desideri.
Una preziosa occasione
Qualunque sia la reazione di vostro figlio, ricordate che, nella maggior parte
dei casi, si tratta solo di una fase passeggera.
L’arrivo di un fratello o di una sorella rappresenta una sfida, certo, ma una
sfida positiva e i sentimenti difficili che questo cambiamento provoca sono una preziosa
occasione di crescita e di formazione relazionale.
Il legame fraterno favorisce infatti nel tempo l’alleanza, la collaborazione,
aiuta a sviluppare il senso di solidarietà. Apre al confronto (anche se talvolta potrebbe trasformarsi
in scontro) con l’altro, migliorando anche la
capacità di gestione dei conflitti.
BIBLIOGRAFIA
Per i genitori
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Franco Angeli, 2002
Per i bambini
Blackall, S., L’albero dei bambini, Gallucci, 2015
Blake, S., C’è un bambino nella pancia della mamma?, Babalibri, 2012
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